Le collezioni di dischi in vinile sono ancora diffuse e a volte contengono vere e proprie rarità che sarebbe un peccato perdere. Il pc di casa può venire in aiuto per salvare, restaurare e trasferire su Cd i propri brani preferiti.
Fino alla metà degli anni ’80 gli appassionati di musica si dividevano in due categorie: i perfezionisti, che sapevano come conservare in condizioni ottime i loro preziosi dischi di vinile, e gli sbadati, che invece non si curavano più di tanto delle impronte digitali o dei graffi sui dischi. Oggi con i Cd musicali questi problemi non esistono più: sono piccoli e fisicamente meno sensibili, tanto che alcuni romantici dell’epoca del vinile li considerano addirittura “freddi”. Comunque stiano le cose, i Cd si sono ampiamente affermati e hanno spodestato i dischi di vinile, che ormai rischiano di impilarsi in polverosi mucchi inutilizzati. Ma proprio la stessa rivoluzione digitale che ha fatto accantonare i vecchi tesori musicali potrebbe decretarne il felice ritorno: basta prima trasferirli sul pc e poi masterizzarli su Cd-Rom
I perfezionisti potranno così riascoltare i vecchi brani senza dover più mettere a rischio i loro dischi “sacri”, e gli sbadati, dopo aver letto e sperimentato i consigli che diamo, potranno migliorare la qualità del suono dei loro dischi.
Trasferimento da disco a Cd
Per prima cosa i brani vanno registrati sul computer: per questo non è necessario affrontare alcuna spesa.
Soluzioni economiche e software professionale
Ci sono vari programmi con cui trattare questo tipo di formati musicali. Software come Magix Cleaning Lab o Steinberg Clean! sono possibili soluzioni: tali strumenti elaborano i brani digitalizzati eliminando anche fruscii, ronzii e schiocchi. L’acquisto di questi software conviene tuttavia solo se si desidera elaborare un buon numero di dischi. In compenso, alcuni di questi prodotti includono anche il preamplificatore per giradischi. Più economica e a volte addirittura di migliore qualità, è la soluzione che si rivolge al settore shareware. Qui si possono trovare, tra gli altri, programmi quali Wave Purity o la versione dimostrativa di Cool Edit. Wave Purity si presta molto bene all’eliminazione di clic molto intensi, mentre Cool Edit si distingue tra gli editor Wave per registrare ed elaborare brani musicali. Questi due strumenti sono del tutto sufficienti per recuperare un paio di dischi. Invece di usare un preamplificatore stereo si può utilizzare l’amplificatore del proprio Hi-Fi: in tal caso non si spenderà nulla. Lo svantaggio è che Cool Edit ha una durata di soli 24 giorni nella versione Trial e Wave Purity infastidisce visualizzando ogni pochi minuti un banner pubblicitario.
Collegamento del giradischi al pc
Per prima cosa si deve collegare il giradischi al computer. A seconda dei casi, ci sono due modi: se il pc è situato nelle vicinanze dell’impianto Hi-Fi basterà collegarlo al suo amplificatore, altrimenti sarà necessario acquistare un piccolo preamplificatore adatto ai giradischi, che va inserito tra giradischi e pc. Le due varianti sono illustrate nello schema qui sotto, per maggiore chiarezza. Attenzione: per evitare fastidiosi ronzii bisogna inoltre collegare con un cavetto la massa del giradischi con il telaio metallico del computer, per esempio stringendo un estremo del conduttore con una delle viti che fissano il case
Opzioni di registrazione della scheda audio
Il passo successivo consiste nell’aprire il mixer audio di Windows per regolare il livello di entrata. Un doppio clic sull’icona dell’altoparlante presente nella barra di sistema visualizza il mixer: in esso devono risultare attivi, ovvero senza il segno di spunta nella casella Disattiva, sia le voci Line In sia Wave e il cursore deve essere posto all’incirca a metà scala. L’ingresso Microfono potrebbe provocare rumore di fondo e va quindi disattivato. Ora si imposteranno le opzioni di registrazione: selezionare dal menù del mixer Opzioni/Proprietà, poi scegliere di attivare le opzioni relative alla Registrazione. Nella sezione Mostra i seguenti controlli di volume si deve attivare la spunta relativa a Line In (la voce può essere diversa a seconda del produttore della scheda audio). Fare clic su Ok e nella seguente schermata del mixer spostare il regolatore del controllo volume di Line In a metà corsa. Per ora lasciare ancora aperto il mixer. Suggerimento: se si deve accedere spesso alle opzioni di registrazione, si può creare un apposito collegamento direttamente sul desktop. Fare clic destro e scegliere Nuovo/Collegamento dal menù contestuale. Poi nel campo Riga di comando digitare
sndvol32.exe /r
e confermare con un clic su Ok. Fornire un nome per il collegamento, per esempio Registrazione. Un altro clic su Ok e sarà disponibile un’icona con cui aprire il mixer direttamente con i controlli di registrazione.
Regolazione del livello di entrata
Ora si può aprire Cool Edit: nella versione trial viene visualizzato un elenco dei due gruppi di funzionalità che possono venire impiegate contemporaneamente. Scegliere per ora il gruppo 1, che permette di salvare le registrazioni e l’opzione 5 che permette la miscelazione. Fare clic su Ok. Nel programma, selezionare da menù File la voce New. Confermare il tasso di campionamento proposto con Ok. Ora bisogna scegliere il giusto livello di registrazione. Ci sono due sezioni in cui si può regolare il livello. Spesso i preamplificatori per giradischi hanno dei commutatori per regolare il volume dei segnali in ingresso e in uscita. In più si può usare il controllo del mixer di registrazione, verificando il livello di segnale direttamente in Cool Edit: premendo il tasto F10 si attiva il VU-meter, che corrisponde alle due sottili barre di colore rosso in fondo alla finestra. Mettere un disco sul giradischi e avviarne la lettura, possibilmente in un punto in cui il volume è abbastanza alto. Osservare il VU-meter: sulla destra si dovrebbero raggiungere 3 o 2 dB, ossia un livello un po’ più basso della fine scala. Se il volume fosse troppo alto o troppo basso, agire sul regolatore nel mixer di Windows fino a raggiungere il livello adatto. Una volta fatto, premere nuovamente F10 per disattivare il VU-meter.
Registrazione del primo disco
Ora che si è scelto il giusto livello audio si può cominciare. Pulire il disco di vinile con l’apposita spazzola per eliminare la polvere e avviare il giradischi. In Cool Edit fare clic sul pulsante di registrazione, poi far partire la riproduzione. Così ha inizio la registrazione: per terminarla fare clic sul pulsante Stop. Ora si può salvare il file: selezionare File/Save as e scegliere come tipo file Windows Pcm (*.wav); disattivare la casella Save extra non-audio informations, fornire un nome adatto per il file e fare clic su Save
Elaborazione dei brani musicali
Ora i brani sono sul disco fisso: si può passare a migliorarne la qualità eliminando i vari difetti.
Eliminazione dei disturbi dalla registrazione
Sia che si tratti di dischi, nastri o radio, le vecchie sorgenti audio non sono all’altezza dei Cd musicali attuali. Le registrazioni sono spesso afflitte da frusci, ronzii e clic di vario tipo e intensità, e inoltre fastidiose pause possono renderle ancora più sgradevoli. Con Cool Edit è possibile filtrare la maggior parte di questi disturbi, mentre per clic molto forti è meglio ricorrere a Wave Purity. Per prima cosa si cercherà di eliminare i crepitii. Aprire Cool Edit e nell’elenco di opzioni iniziale attivare i punti 1 e 5, come prima. Aprire poi il file da rielaborare. I disturbi si avvertono meglio nella parte iniziale e nelle pause tra i brani: è in queste posizioni quindi che diventano più facilmente analizzabili. Selezionare per trascinamento con il mouse una di queste aree e aprire il menù Transform/Noise Reduction/Noise Reduction. Fare clic sul pulsante Get from selected profile. In tal modo Cool Edit ricava un’analisi dei crepitii e li memorizza in un profilo. Fare clic su Close (non su Ok!). Ora si deve selezionare l’intera registrazione, premendo Ctrl+A. Riselezionare Transform/Noise Reduction/Noise Reduction: si vedrà che Cool Edit ha ora memorizzato il profilo. Avviare la musica con un clic sul pulsante Preview. Con il regolatore Noise Reduction Level si deve impostare il filtro in modo che elimini i fruscii al meglio, ma che influisca poco sulla qualità e sul volume della musica. Una volta soddisfatti, chiudere la finestra di dialogo con un clic su Ok. Cool Edit passa all’elaborazione, che dura un certo tempo, e filtra i disturbi. Se non si fosse soddisfatti del risultato si può naturalmente annullare il tutto tramite Edit/Undo .
Eliminazione dei “salti” dei dischi
Ora si affronteranno gli schiocchi dovuti a solchi sui dischi in vinile. Prima possibilità: si individuano i clic nel brano e si eliminano con un semplice pressione di Canc. In molti casi questa modifica non si nota, essendo gli schiocchi molto brevi. Seconda possibilità: usare Wave Purity Light. Per prima cosa salvare il brano in Cool Edit e chiudere il programma. Poi installare Wave Purity Light e avviarlo. Passare oltre le schermate iniziali e caricare il file Wav appena salvato. Un avvertimento: l’elaborazione in Wave Purity può durare parecchio tempo, ma viene spesso interrotta da banner pubblicitari. Non è quindi possibile lasciare il computer ad elaborare da solo, perché bisogna fare clic su Cancel per eliminare queste fastidiose schermate, ma il risultato merita questa perdita di tempo. Premere assieme Alt+A per selezionare l’intero brano. Sopra la forma d’onda compaiono alcune schede. Portare la scheda Digital Filter in primo piano, fare clic su Repair Filter e selezionare la voce Repair clicks and crackles. Aprire tramite Setup le opzioni del filtro. Accertarsi che ci sia la spunta davanti alle opzioni Remove crackles, Remove big clicks e Multiple pass search. Si può anche impostare l’intensità del filtraggio: un valore più alto elimina più disturbi, ma può influire negativamente sulla musica. Conviene fare qualche esperimento, dato che è possibile ascoltare l’anteprima del brano corretto tramite il pulsante con l’altoparlante tra Apply e Setup. Una volta soddisfatti, fare clic su Apply. I clic particolarmente tenaci si possono eliminare in Wave Purity anche manualmente: selezionare con il mouse l’intervallo che li comprende con la massima precisione possibile e poi fare clic sull’icona Fix single crackle or click (la prima dell’ultimo gruppo di icone nella barra superiore). Compaiono dei nuovi pulsanti con i quali si possono eliminare i clic su un solo o su entrambi i canali. Infine, salvare il file e chiudere Wave Purity
Dare più forza al suono: aggiunta di Loudness
Ora conviene tornare a Cool Edit. Con le registrazioni piuttosto vecchie conviene infatti incrementare un po’ gli acuti e i bassi, per migliorare la pienezza del suono. Selezionare da menù Transform/Filters/Quick Filter e poi selezionare Loudness. Si vedrà che i cursori dell’equalizzatore a sinistra cambiano posizione. Poi fare clic sul pulsante Preview, per ascoltare l’effetto sulla musica. Attenzione: l’impostazione di Loudness effettuata da Cool Edit è in molti casi eccessiva per i brani moderni. Si deve prestare particolare attenzione all’area dei bassi (cursori a sinistra da 86 a 344): se nell’esecuzione dell’anteprima essi risultano eccessivamente amplificati si può portare il cursore a un livello più basso. Quando il suono ricavato è soddisfacente chiudere la finestra con Ok: Cool Edit procederà ad elaborare il brano. La musica risulterà in questo modo più efficace. Salvare il file ed elaborare allo stesso modo tutti i brani che devono essere poi registrati su Cd. Chiudere Cool Edit e passare alla fase di masterizzazione.